giovedì 28 novembre 2013

Il latte nero

Qualche settimana fa, presso un mercatino nel quale sono capitata per caso, sempre per caso sono capitata su un bell'acquisto. Io la chiamo "sciarpa ad anello" o "sciarpa ciambella" (evidentemente non ho molto da fare in questo periodo se dedico parte del mio tempo a inventare nuovi nomi per gli accessori), ma è uno scaldacollo. Ci sono tanti scaldacollo (non mi piace questo nome, non c'è niente da fare). Però questo è largo, lungo, copioso, accogliente, molto molto caruccio. La fantasia ha del vintage, il che mi decise ad appropriarmene.


 
Nello sceglierlo (quei 50 minutini, quelle 35 prove di 35 scaldacollo diversi, di cui alcuni provati due volte, va da sè - eh sì, ce n'erano parecchi) ho potuto fare la conoscenza degli artefici del capo suddetto (ma anche di pochette, borse, spille e così via): delle simpatiche (e pazienti) ragazze, creative e cordiali quanto organizzate. Lavorano handmade quello che disegnano e producono, in un laboratorio a Busto Arsizio.



I materiali e i modelli sono interessanti (niente pura lana, niente pura seta, niente puro cachemere, non è quel genere lì), c'è dell'estro e una buona cura nella realizzazione (la cura ci piace: scalda come la pura lana, la pura seta...). E - crisi docet - non ho potuto non notare che i prezzi sono ragionevoli, onesti persino. Che di questi tempi.

Si chiamano Black Milk. E insomma, ho fatto un giretto sul loro sito (http://www.bmilk.net). 
Questo non è un blog con la pubblicità, ma quando qualcosa funziona ed è gradevole, perché non indicarlo?
(Di P.)
 

lunedì 4 novembre 2013

Balocchi e profumi

Ci eravamo addormentati. Forse. Un po'.
Comunque.
Non è difficile riprendere là dove ci eravamo lasciati.
Per esempio, oggi è arrivata una suggestione. Che vi giro. Riguarda i profumi.


Se lasciamo da parte l'aspetto commerciale - cioè il 90% della questione, d'accordo - credo si possa stimolare qualche riflessione. Andiamo per ordine. Cominciamo da quelle di base. Base. Base. Base. Non aspettatevi la rivelazione.

1. Ammettiamolo, diciamolo, diciamocelo: i profumi non stanno bene a tutti. 
Non nel senso che non tutti i profumi stanno su tutti. Eh, no: troppo facile. Voglio proprio dire che ci sono individui (di entrambi i sessi) a cui una fragranza sottrae invece che aggiungere (qualunque cosa pensiate di aggiungere con un profumo). 
In genere accade per due ragioni. La prima, quella facile, quella fisiologica, è che hanno una pelle che ammazza, sminuzza, stempera, vitupera, sdolcina (neologismo mio: piace?), pizzica, rosicchia, stropiccia, sgualcisce, perturba qualunque essenza, qualunque declinazione odorosa. Ne viene fuori un'altra cosa, ma proprio un'altra cosa. E la somma dei fattori, in questi casi, cambia. Cambia eccome. Cambia da non credere. Cambia talmente e in tal modo che è cosa buona e olfattivamente giusta soprassedere.
La seconda non ve la dico. Perché poi mi scrivete che il blog costanteleganza è "cattivo". E allora niente.
 
2. Metterne troppo può capitare, capita a tutti, è capitato. E continua a capitare. Ma è meglio se non capita.

3. Da ultimo, mi concedo una banalità. Le banalità sono quelle verità così vere e risapute che tutti conoscono e condividono. Quindi, a rigore, non è necesario citarle. Perché, altrimenti, si cade nella... Appunto. 
Però è altrettanto vero e risaputo che può essere corroborante e rassicurante dirsene una ad alta voce, ogni tanto. Ci tiene in contatto con la banalità del reale. Che, a ben guardare, può essere consolante.
Chiedo scusa per la digressione. Che non era ancora la banalità promessa (anche se magari poteva già sembrare che lo fosse).
Ebbene. Dicevamo. Banalmente: il sottofondo odoroso dei dopobarba maschili (non che esistano quelli femminili) è una delle cose più irriducibilmente maleodoranti in circolazione da tempo immemorabile. 


Quel sottobosco sinistro quanto amarognolo che è sempre uguale a se stesso: potete cambiare la marca, la bottiglia, l'epoca, il nome del dopobarba - persino l'uomo potete cambiare - ma lui non cambia, non retrocede, non si sposta. Lo ritrovate sempre. Anche alcuni profumi maschili (esistono anche quelli femminili; anche unisex - e vanno alla grande di recente, pare. Vedasi: http://www.vogue.it/beauty/the-now-idea/2013/05/profumi-unisex-maschili-femminili-fragranze) lo contengono. E si annida là, proprio sul fondo, nel retrogusto odoroso. E quando credevate di esservela cavata - per questa volta, almeno - eccolo che affiora. Ed è subito muschio.

Di P.